Dipendenze

DIPENDENZE

“Ogni dipendenza è una tossicodipendenza a livello chimico per il nostro corpo e a livello psichico per il nostro spirito.

Ma la dipendenza negativa, definita dalla scienza ‘addiction’, non deriva solo da sostanze stupefacenti ma anche da quelle buone come il cibo, l’attività fisica, il gioco, lo shopping compulsivo. La cosa più crudele è l’illusione della libertà” (Pulvirenti, L., Parsi, M.R., Il cervello dipendente. Un’intervista di Maria Rita Parsi, I garanti, 2007).

Nel linguaggio psicologico con il termine dipendenza si è soliti intendere una condizione patologica tale per cui la persona perde ogni possibilità di controllo su un’abitudine apparentemente innocua o normalmente routinaria. L’individuo dipendente, pertanto, non è solo vittima della propria mancanza di volontà, ma soffre di un vero e proprio disturbo, a volte cronico, caratterizzato dalla perdita di controllo sull’uso di sostanze o su determinate espressioni o agiti comportamentali. Tradizionalmente il concetto di “dipendenza” (addiction) è stato limitato all’alcool e alle droghe; negli ultimi decenni, invece, si è allargato fino a comprendere tutti quei comportamenti di dipendenza che si traducono in azioni rituali di natura compulsiva/ossessiva. Le scienze psicologiche hanno preso in considerazione forme di dipendenza comportamentali in cui non è implicato l’intervento di alcuna sostanza chimica. Con la parola “addiction” s’intende definire una condizione generale in cui la dipendenza psicologica spinge alla ricerca compulsiva di un oggetto o di un comportamento senza il quale l’esistenza dell’individuo diventa priva di significato, ossia tale, da questi, viene percepita.
Qui di seguito degli esempi di dipendenze trattate in ABA oltre quelle da sostanze:

Dipendenza affettiva

Quando un rapporto affettivo si trasforma in una dolorosa ossessione, in cui cioè si altera il giusto equilibrio tra il “dare” e il “ricevere” nella relazione, l’“amore” e l’“amare” possono trasformarsi in una sorta di pericolosa abitudine a soffrire. Se vissute in tal senso le relazioni possono scivolare lungo una vera e propria “dipendenza affettiva”, base di un disagio psicologico che è in grado di permanere anche per l’intera vita di una persona, spesso inconsciamente, alimentando altre gravi problematiche psicologiche, fisiche e sociali.

Dipendenza dal sesso

Nella vita sociale dell’era moderna la sessualità ha assunto un ruolo sempre più dominante ed esplicito. Il sesso viene utilizzato a fini economici, per trainare industria, commercio, comunicazione, arte e politica. La sua presenza è incalzante, attraverso un martellamento massmediatico e pubblicitario continuo che ha trasformato rapidamente costumi, usanze, tradizioni, e, soprattutto, valori di riferimento. L’espressione della sessualità ha così perso la sua naturale caratteristica istintuale, intima o relazionale, per trasformarsi in esigenza sociale, in modo di comportamento, in norma, in stile di vita. Si è in questo modo sovrapposta allo stimolo biologico una pressione sociale che è andata rinforzando l’esigenza dell’agire sessualmente anche senza una forma equilibrata di affetto e pensiero sottostanti.

Dipendenza dal gruppo

Sono numerosi i casi in cui un individuo può diventare “dipendente da un gruppo” o da una setta, perdendo – spesso inconsapevolmente – la propria autonomia e la propria capacità di discernimento critico. Tale fenomeno si pone come esito di un processo patologico caratterizzato dalla graduale e ingannevole “ingestione” all’interno di un’istituzione gruppale che finisce per sfruttarlo in favore dei propri fini. Correlata a questa forma di dipendenza c’è poi quella di tipo “religioso”, caso in cui le persone sono dipendenti in modo estremo da ideologie religiose o hanno sofferto costrizioni religiose da parte di familiari o conoscenti. Tale forma di legame patologico può svilupparsi in qualsiasi comunità, ma in maniera più marcata in quelle che promuovono credi fondamentalisti.

Dipendenza dal lavoro

Nel mondo occidentale contemporaneo la idea e il concetto di lavoro hanno subito una profonda trasformazione. Il lavoro è spesso concepito come lo strumento essenziale sia per integrarsi ed essere apprezzati a livello sociale sia per raggiungere l’indipendenza o uno status personale gratificante. Recentemente, ciò ha portato a considerare una forma patologica di “job addiction”, una sorta di “dipendenza da lavoro” per cui la persona vive solo in funzione della sua attività professionale, tralasciando qualsiasi altra forma di legame affettivo e di piacere esistenziale a esso correlato.

Dipendenza dal gioco d’azzardo

Il gioco d’azzardo patologico è una delle prime forme di “dipendenza senza droga” studiate che ha ben presto attratto l’interesse della psicologia e della psichiatria, ma anche dei mezzi di comunicazione di massa. Nella ludodipendenza il vero senso del gioco viene completamente ribaltato nel passaggio dalla cosiddetta “oasi della gioia” (il gioco come divertimento ed evasione) ad una sorta di “gabbia del Sé” (il gioco come dipendenza e maniacalità), fatta di schiavitù, ossessione, ripetitività.

Internet addiction

L’Internet Addiction Disorder è una tendenza compulsiva all’impiego della rete informatica e del mondo virtuale che ne caratterizza molti spazi di utilizzo come modalità d’espressione esistenziale. Ha come caratteristiche prevalenti: la diffusione e il consumo di materiale pornografico, il sesso virtuale, l’aggancio per relazioni sessuali, le scommesse, i giochi d’azzardo, il gioco in borsa, le aste e lo shopping on-line. Vi è poi la tendenza a costruire relazioni amorose o amicali nei numerosissimi social network, nelle chat e nei newsgroup, dimensioni in cui emerge la difficoltà di comunicazione dell’individuo nelle società contemporanee, dove l’incontro è vissuto con sempre maggior difficoltà e dove il fantasma della solitudine coincide con l’angoscia di abbandono. In presenza di una net addiction patologica, nell’uso compulsivo di Internet confluiscono e trovano opportunità di espressione gran parte dei disturbi psico-esistenziali.

Dipendenza da cellulare

Al pari della televisione e del computer anche il telefono cellulare e, soprattutto, gli smartphones rappresentano uno strumento tecnologico di crescente utilizzo che, come dimostrano recenti e numerosi studi, sono anche un oggetto verso il quale si può sviluppare una vera e propria forma di dipendenza. Con la crescita del numero e dei modelli di telefoni cellulare, nonché dei servizi offerti attraverso questi, si assiste all’incremento di casi di quella che, in alcuni paesi, è già diventata una malattia sociale e che è stata definita telefonino-dipendenza, cellularomania o smartphone-addiction, spesso correlata alla job addiction o alla net addiction.